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Gestione di casi Covid-19 in attività turistico-ricettive

L’Organizzazione Mondiale della Sanità fornisce indicazioni generali e specifiche in casi di contagio da Covid-19 all’interno di una struttura ricettiva.

Come fare dunque se un ospite o un membro dello staff manifesta i sintomi di infezione respiratoria acuta?

E’ in primo luogo necessario adottare le misure di sicurezza stabilite dal piano d’azione della struttura e cercare di minimizzare il contatto tra la persona malata e le altre persone (ospiti e staff), che si trovano all’interno della struttura.

 

Le precauzioni generali del WHO sono:

  • Tenere una distanza di almeno 2 metri dall’individuo contagiato.
  • In caso di necessità, se il malato non può essere trasferito in ospedale, è necessario considerare tutte le misure a disposizione per prendersi cura del malato nella maniera adeguata, anche nel caso fosse il membro dello staff a manifestare i sintomi. Quando si assiste una persona con sintomi tipici da Covid-19, è fondamentale indossare i dispositivi di protezione, quali camici monouso, mascherine e protezioni per gli occhi.
  • Dopo l’assistenza al malato, rimuovere delicatamente i dispositivi di protezione, partendo dai guanti e dal camice. Successivamente lavarsi le mani e, di seguito, rimuovere mascherina e la protezione degli occhi. Lavarsi di nuovo le mani con acqua e sapone o con soluzione alcolica.
  • Se la struttura lo consente, assegnare un bagno per uso esclusivo della persona contagiata.
  • Richiedere alla persona malata di indossare mascherine protettive e seguire tutte le regole di comportamento anti contagio. Le mascherine o i tessuti usa e getta usati al posto delle mascherine, vanno trattati come rifiuti pericolosi, disposti in sacchi speciali o in contenitori di plastica intatti. E’ sempre consigliato un lavaggio frequente delle mani con acqua e sapone o a base di alcol.

 

Norme di comportamento in caso di lavoratore contagiato

Se un membro dello staff presenta sintomatologia tipica da Corona Virus, dovrà immediatamente interrompere qualsiasi mansione e cercare assistenza medica. Nell’attesa di essere assistito da un medico, la persona malata dovrà rimanere isolata in un’apposita stanza.
Il lavoratore sintomatico che si trova in struttura dovrà indossare la mascherina e gli dovranno essere fornite salviette monouso, da utilizzare sempre in presenza di altre persone o in caso necessiti di accedere alle aree comuni.

Se il lavoratore comunicasse da casa di avere sintomi da Covid-19 o in caso di sospetto di infezione, è tenuto a rimanere nella propria abitazione e cercare subito assistenza del medico.
In caso di diagnosi di Covid-19 il lavoratore dovrà seguire le indicazioni del medico, incluso l’auto-isolamento, fino a quando i sintomi non saranno del tutto scomparsi. E’ bene tenere in considerazione che una persona affetta da sintomi non gravi ha bisogno di circa un mese per la completa guarigione.

 

Linee guida da seguire in caso di ospite contagiato

Nel caso fosse un ospite della struttura a manifestare sintomi di contagio da Covid-19, non è consigliato farlo rimanere nella struttura.
L’ospite può essere temporaneamente isolato (da solo) in una stanza dedicata fino all’intervento dell’autorità medica e a nessun altro ospite dovrà essere consentito accedere alla stanza.
In base alla disponibilità della struttura, l’accompagnatore dovrà essere trasferito in un’altra stanza, per evitare che il virus di propaghi ulteriormente.

 

L’identificazione dei contatti

Subito dopo aver identificato un caso sospetto nella struttura, deve iniziare immediatamente l’identificazione dei contatti.
Per contatto s’intende una persona esposta durante il periodo che va dai 2 a 14 giorni dopo la comparsa di sintomi da un caso probabile o accertato, nelle seguenti modalità:

  • Contatto fisico diretto;
  • Contatto faccia a faccia entro un metro e per più di 15 minuti;
  • Assistenza ad un paziente affetto, probabile o accertato, senza utilizzo di dispositivi di protezione personale;
  • Altre situazioni di rischio, in base al contesto specifico.

 

Nello specifico caso di una struttura ricettiva, un contatto viene considerato a rischio nei casi di accompagnatori o persone che assistono l’ospite infetto o di membri dello staff che sono stati a contatto diretto con la persona malata o con gli altri ambienti frequentati da questa (camera, bagno) o con oggetti, come lenzuola, vestiti, eccetera.

Gli ospiti e i membri dello staff che non hanno avuto i contatti sopra indicati con la persona malata, sono considerati soggetti a basso rischio e sono comunque tenuti a seguire le misure precauzionali.

 

Misure per gli ospiti non coinvolti

Gli ospiti non direttamente coinvolti, sono considerati soggetti a basso rischio e devono essere informati sul caso specifico e sulle misure preventive e di controllo.
Sarà richiesto loro di monitorare eventuali sintomi sospetti per 14 giorni successivi alla partenza da strutture in cui ci sono stati casi di Covid-19 e, qualora si manifestassero, di rivolgersi alle autorità sanitarie.

 

Misure di sicurezza per fornitori di beni e servizi

L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda anche a tutti i fornitori di beni e servizi che vengono in contatto con la struttura ricettiva di adottare tutte le precauzioni di sicurezza e prevenzione.

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